Vai al contenuto

Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/586

Da Wikisource.
528 bibliografia

Vengono in seguito; una rara moneta di Pausania, re di Macedonia (Sec. IV, av. G. C.); un tetradramma primitivo di Alessandro Magno, colla testa di Giove, come sui tetradrammi di Filippo II; una dramma, ritenuta inedita, di Fere nella Tessaglia ; una monetina d’argento di Alessandro, tiranno di quella città, coll’iscrizione: ΑΛΕΞΑΝΔΡΑΙΟΝ (sottint : τριώβολον); buon numero di monete cretesi ; un singolare tetradramma inedito , battuto probabilmente durante il regno di Nicomede II di Bitinia, coll’errore ΝΙΚΟΜΗΔΟΣ; uno statere d’argento, d’Arado nella Fenicia, meraviglioso per freschezza di conio; ed altre monete non meno prgevoli per l’arte o per la storia.



Blanchet (J. Adrien) : Les Gaulois et les Germains sur les monnaies romaines. — Bruxelles, 1891.

Il Sig. Blanchet, addetto alla Sezione di Numismatica e Antichità nella Biblioteca Nazionale di Parigi, è senza dubbio a quest’ora, — nonostante la sua giovane età, — una gradita conoscenza per la maggior parte dei nostri lettori, grazie alla lodatissima sua rifusione del Manuel de Numismatique du moyen àge et moderne del Barthélemy. La sua attività letteraria non si è tuttavia limitata a quel lavoro, ma si va estrinsecando nei numerosi contributi ch’egli arreca ai periodici scientifici della Francia e d’altri paesi.

La presente memoria, letta dal Sig. Blanchet al Congresso internazionale di Numismatica in Brusselles, nello scorso luglio, vi ebbe una lusinghiera accoglienza, e per l’interesse dell’argomento, e per l’acutezza dei raffronti e delle interpretazioni. Essa consiste in una rapida rassegna della Numismatica romana, repubblicana ed imperiale, allo scopo di rilevare tutti i casi in cui le monete hanno allusioni alle Gallio od alla Germania.

L’autore, prima di esaminare la serie romana propriamente detta, accenna, a mo’ d’introduzione, all’aes grave di Rimini colla testa di un guerriero gallo, ornata di torque, e all’altra moneta posteriore, egualmente riminese, in cui il guerriero è rappresentato in tutta figura.

Poi, entrando in argomento, ci addita i donarli repubblicani delle famiglie Aurelia, Cosconia, Poblicia, Pomponia e Porcia, col re arveno Bituito sul suo carro di battaglia; quelli della famiglia Ostilia, con emblemi e raffigurazioni galliche; quello della famiglia Claudia col console M. Cl. Marcello che consacra le spoglie opime del Gallo Viridomaro, ecc.

Numerose sono le monete di Cesare che alludono alle sue vittorie