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rono fare che scarsissime aggiunte. La descrizione invece delle coniazioni di biglione e di rami minuto è lontana dall’esservi altrettanto completa, sia che quando l’illustre numismatico torinese pubblicava il suo insigne lavoro non ne fosse ancora nota che una piccola parte, sia che nella innumerevole varietà dei tipi il Promis s’attenesse deliberatamente al sistema di non pubblicare che i principali.

A questa deficienza riparò in parte il Morel-Fatio, il quale nell’illustrare le zecche dei Cantoni Svizzeri, pubblicò pure molte contraffazioni e imitazioni di monete svizzere dovute alle piccole zecche feudali del Piemonte, tra lo quali anche alcune di rame e di biglione delle zecche di Messerano e Crevacuore. È noto come durante i secoli XVI e XVII i Fieschi ed i Ferrero in questi due loro feudi, i Tizzoni a Desana, i Doria, i Malaspina, gli Spinola ne’ feudi imperiali del Genovesato e di Lunigiana e altri nobili signori esercitassero l’arte del falso monetario, usando contrattare le monete migliori e più in corso ne’ maggiori Stati d’Italia e d’Oltre monti, e farne grossissime emissioni a titolo più basso, a lega più scadente e a peso inferiore, con la quale operazione, che oggidì tradurrebbe davanti le Corti d’Assise chi vi si applicasse, realizzavano ingenti guadagni.

Ma anche dopo il Morel-Fatio rimangono inedite molte varietà di tipi editi e parecchi tipi nuovi di monete di rame messeranesi: ed io stesso ne posseggo un certo numero. La monetina, di cui m’accingo alla pubblicazione, non è di quelle che o per la nobiltà del metallo o per la bellezza del conio o per la rarità o per la bontà della conservazione fanno la gioia dei numismatici e degli amatori: si sa che al giorno d’oggi la fortuna di trovare alcuna di tali monete che sia tutt’ora inedita va facendosi sempre più rara; ma non è perciò da disprezzarsi il meau fretin perchè contribuisce ugualmente alla conoscenza della numismatica e della storia e perchè senza di esso riuscirebbe sempre incompleta la descrizione di qualsiasi zecca.

Avverto che il tipo della monetina che passo a descrivere è affatto nuovo nella serie delle monete di rame di Messerano.