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374 | giuseppe castellani |
suggerendo di denominarlo Porto Borghese a fine d’ingraziarsi maggiormente il Pontefice. Il Consiglio prese tale deliberazione li 7 di giugno con grandi acclamazioni essendo sorti in piedi tutti i Consiglieri gridanti: placet, placet1. Il 16 di giugno la Comunità inviò all’Uffreducci il disegno del porto ed egli a tergo annota:
«La Città mi manda li disegni del porto del Braccioli e quello dei molini da farsi nella Città del Rainaldi.... mi manda anche il disegno del Porto di Gir.mo Rainaldi et dice ch’io debba impetrare da N. S. le tre gratie per fare il Porto; ma io otterrò quello che il magistrato mai pensò per maggior beneficio della Patria.»
Con successiva lettera del 29 luglio la Comunità gli scrive circa le varianti arrecate alla località e al disegno del porto e anche qui apprendiamo da un’annotazione dell’Uffreducci che “il parere fu di N. S. et del Card. Serra che il Porto si facesse sotto le mura acciò il mosclietto lo potesse guardare.”
E finalmente il 4 di agosto egli scrive al Magistrato una lettera per dire che ha superato tutti gli ostacoli e quindi il Porto può considerarsi come cosa fatta. Riproduco la lettera nella sua integrità perchè da essa apprendiamo ciò che si chiedeva e come fece l’Uffreducci ad ottenerlo2: