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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 457
grida «che dicti ducati ducali novi fabricati et che serano fabricati comò è dicto de sopra debeno avere quello medesimo pretio et corso et fir (esser) spesi per qualuncha persona de qual condictione, grado et stato voglia se sia che ha et si spendi, et bavera et si spenderà il ducato venetiano cossi da presente corno per lavenire.»

217. — 1462, dicembre, Milano. — Grida relativa al corso delle monete e loro accettazione sì d’oro come d’argento [Reg. Panig. DD, 603 e F, 19 t. — Bellati, mss. citati].

Essendo «le bone monete continuamente exportate fuora del dominio suo (ducale) et in loco de quele ne sono portate de manco bone, che è potissima cagione de fare cresere loro (l’oro) in grandissimo danno non solo de le intrate sue ma generalmente de tuti suoi popoli, è venuta la cosa in tanta confussione che non se trovano horamaie se non poche monete che non siano reprobe et de pocho valore et fiorini et altre monete doro legieri perchè se spendano senza alchuno ordine «per ovviare al disordine si fa grida «che non sia alchuna persona ..... che presuma da anchoy (oggi) innanzi expendere et recevere in picola nè grande quanti tate moneta alcuna de quale stampo se sia de valuta de sey dinari in giuso che non sia fabricata in la ducal zecha, similiter fiorini, gateschi, novini de Losana et de Savoya novi se non per bolzonaya sotto penna de perdere diete monete et gateschi et de pagare per uno dinaro dui de quelo spendarano ..... cum questo che ad caduno che bavera de diete monete sia licito smaltirle et sgombrarle fra termino de octo dì proximi ad venire purchè li daga a persone forestere o ad altri che jura in le mane de li offitiali, che sarano deputati, de portarle fuora del dominio ducale.
«Item chel non sia alcuna persona comò è dicto di sopra che ardischa nè presuma spendere nè recevere alcuno ducatofiorino de camerafiorino de renoscudi se non de bono et justo peso salvo lordine infrascripto cioè:
«li ducati veneziani ducali da la testa larghi et fiorini de camera se spendano de justo peso, et callando de justo peso fino a tri grani siano pegio dinari xvj per grano et callando da tri grani in suxo fino a sey siano pegio soldo uno e mezo per grano et callando da lì in suxo non se spendano se non per oro roto et siano tagliati.