Pagina:Rivista italiana di numismatica 1894.djvu/118

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114 emilio motta
situdine la quale poterà intendere lorigine et manchamento di diete monete, dove sia proceduto, et sopra quelo fare fare le provisioni che ad essa Vostra Celsitudine parirà et piacerà.»


257. — 1469, settembre 20. — Franceschino di Castel Sanpietro e Pietro Trivulzio, commissario dell’Oltre Po, incaricati alla zecca perchè impediscano l’accrescimento dell’oro e la diminuzione delle entrate [Reg. Missive, 1496, fol. staccati].

Vedi retro il num. 238. — Agostino e Niccolò fratelli Trivulzio ai 14 settembre 1480 ottenevano un banco di tesoreria nel Broletto nuovo (Reg. ducale, PP, fol. 190).

258. — 1469, settembre 21, Milano. — Il tesoriere ducale Antonio Anguissola, richiestone da Giacomo Alfieri della Cancelleria ducale, attesta che se spendono "per libre iiij soldi j quelli ducati da la testa e venitianij per lib. iiij sol. ij quelli de la camera per lib. iiij sol. o „ [Classe: Zecca].

259. — 1469, settembre 25, Pavia. — Lettera del duca di Milano al tesoriere Anguissola: " intendiamo la nostra zecca non batte come è solito per lo passato, il che è in grande preiudicio et damno nostro et anche non è molto honore et non intendando la cascione ne miravigliamo multo che così sia „. Ordine di intendere dal Senato segreto come la cosa è proceduta, onde poter provvedere " che dieta zecca possa lavorare come era consueto „ [Classe: Zecca}.

260. — 1469, ottobre 3, Milano. — Lettera del Consiglio segreto ducale a Galeazzo Maria Sforza sulle condizioni della zecca di Milano [Arch. di Stato, Carteggio diplomatico. — Gazz. Num., 1882, n. 6].

„Ill.me Princeps etc. Per exequire quanto nha scripto et commesso Vostra Ex. ua, che insieme cum nuoy convocati questi Magistrati et Antonio Anguisola Vostro Thesaurero generale, studiassimo diligentemente intender qual è la cagione perchè qua ne la Cecha (Zecca) di Vostra Sig.ria de presente non se batteno monete corno se solea: et se sopra ciò altro è da provedere, se advisasse essa Vostra Sig.ria etc; notifichiamo ad