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annotazioni numismatiche italiane 297

specie nel 1591, come ne attesta il Ghirardacci. Vi trovai quelle di Dezana, di Castiglione e di Novellara, ma non quelle di Frinco. Non tengo conto di Massa Lombarda, perchè non so condividere l’opinione di coloro che ritengono quei quattrini vere contraffazioni1. Il Santo seduto colla città in mano è tipo che può convenire a multe zecche; ed invece delle chiavi decussate che diedero per l’appunto il nome alla specie, il quattrino di Massa porta il leone ferito che è speciale a quella officina. Non so poi se debbasi annoverare tra le vere contraffazioni del chiavarino, quello di Fano2. Ne avrebbe tutti i caratteri meno che nelle leggende; ma trattandosi di una città soggetta a dominio papale, panni avesse ben diritto di coniare con quel tipo; ed essendo la monetina anteriore all’epoca classica delle vere contraffazioni, propenderei a considerarla per imitazione semplice, e non per vera ed intenzionale contraffazione a scopo di lucro.

Fra le altre trovai pure la seguente che non ricordo di aver mai veduta in alcuna pubblicazione.



D/ — SAN ....S • Santo come negli altri chiavarini.
R/ – PROT OR • NOSTE Chiavi e tiara.
Peso gr. 0,62. — Conservazione discreta.

Non intendo di dare una assegnazione assoluta a questo quattrino, ma considerando che quelli col

  1. Kunz, Le Collezioni Cumano, nell’Archeogr. Triestino. Voi. VI, 1879-80, pag. 56 e tav. I, n. 2.
  2. Papadopoli, Monete, italiane inedite. III, in Rivista Ital. di num., 1893: pag. 421