Pagina:Rivista italiana di numismatica 1894.djvu/390

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372 emilio motta
«uno cambiono tondo che ha da uno canto la testa picolina de sancto Ambrosio et da laltro la imagine del prelibato Ill.mo Signore. El quale cambiono solo sia per li testoni et venetiani grani. Che non essendo grani al dicto cambiono non si debano spendere né recevere al precio limitato per le cride facte ma trovandossi dessi testoni et veneciani corno se ne trova pur di callo, che siano de puncto al altro cambiono infrascripto, questi talli testoni et veneciani se possano spendere et recevere per larghi et non altramente. Laltro cambiono è triangulato et ha da uno canto la testa picolina de sancto Ambrosio et dal altra parte una L. Et questo sia solo per li fiorini larghi et strecti dogni maynera, al quale cambiono essendo de puncto, se possiano spendere et recevere, altramente non. Et dicti cambioni serano dati per Gabriele da Pirovano per dinari xviij luno, et luy tenera bancho in borleto dove facevassi la thexoraria per darne a chi ne vuole».
Avvisando che chiunque porterà oro alla zecca di Milano «per fabricare gli sera paghato esso oro secundo lordine ad computo de ducati Ixvj et quarto uno de ducato seu la valuta desso quarto per caduno marcho doro sino».
«Ceterum perchè già pare siano comenziati ad essere diminuite et guastate queste belle et bone monete ducale da soldi deci per grossono, et cossi la’tri grossi da soldi cinque, per fargli provisione se fa sapere anchora per la presente crida che dicti grassoni da soldi deci debano essere in peso dinari quatro et gran sexi luno et quelli da soldi cinque debano essere dinari duy et mezo luno».


310. — 1474, agosto 9, Milano. — Decreto che vieta l’esportazione dell’oro e dell’argento non lavorato, e revoca delle licenze relative [Reg. Panig., G. 4].

311. — 1475, gennaio 17, Milano. — Decreto che vieta la spendizione dei ducati che non siano di giusto peso e conferma delle precedenti gride sulle monete d’oro e d’argento [Reg. Panig., G. 23. — Bellati, Mss.].

«El ducato testono ducale et venetiano che sia grave al cambiono novamento ordinato per libre iiij sol. ij imper.
«El ducato largo che sia de puncto al cambiono novamente per ducati larghi ordinato, al quale cambiono etiam li testoni