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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/19

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topografia e numismatica dell’antica imera 17

nella principale stazione cartaginese, ovvero in altre città occidentali dell’isola. La serie delle monete di bronzo col gallo e sei globetti fu attribuita dall’Ugdulena ad Imera, dall’Head a Palermo, e dall’Imhoof-Blumer a Solocis; ma pel peso, questi le crede anteriori alla distruzione d’Imera1. Vero è che essendo la questione ancora sub judice, ogni giudizio sarebbe una presunzione e non apporterebbe luce. Ma io osservo pel gruppo delle monete punico-sicule in genere, che furono coniate in diverse città soggette ai Cartaginesi e che in ciascuna furono copiati i tipi delle sue monete autonome. Ad Egesta, p. es., fu imitato il tipo del cane, come a Terme, fu forse imitato il tipo primitivo del gallo. La questione del peso poi è tutta secondaria, giacché abbiamo notato un notevole aumento nelle monete di bronzo autonome di Terme, rispetto alle ultime d’Imera. Con tutto ciò io accetto l’opinione dell’Imh. Blumer riguardo alle mezze litre col gallo e leggenda punica, e mi limito a classificare fra le monete di Terme anche queste:


127. — Br., mill. 24.

D/ — Testa di Giunone Lacinia a s., come nel n. 125.
R/ — nell’esergo. Toro a volto umano, a s.; sopra, la testa radiata di Helios di fronte.
Grammi 12,96, Imh. 131. {Berlin. Blatt., 1869, p. 49,50). Tav. I, n. 8.


128. — Br., min. 21.

Simile al precedente.

Grammi 8,15, Imh. Bl.; Monaco (2 esempi.); Walcher n. 431 (Confronta Torrem., tab. LXXXI.K, n. 10).

È fuor di dubbio che il governo dei Cartaginesi abbia, in questo periodo vietato alle città soggette

  1. Numism. Zeitschr., 1886, p. 248.