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322 ettore gabrici

Compendiando ciò che si è detto sulle monete di Nerone, possiamo dividere i bronzi dell’impero, da Nerone in poi, nelle due seguenti categorie, in base alla differenza di metallo:

Monete di oricalco Monete di rame.
sesterzio pesante gr. 27,29
dupondio 13,645
asse 7,00 asse pesante gr. 12,00
semis 3,41 semis 6,00
quadrans 1,70 quadrans 3,00

Onde risulta che l’oricalco aveva un valore quasi doppio del rame puro, come per altro ha già osservato il Mommsen1.

Risaliamo ora ai primi quattro imperatori e studiamo le loro frazioni dell’asse.

Per Augusto noteremo che vi ha una sola serie di frazioni, tutte di metallo rosso e oscillanti tra i grammi 3,50 e 2,50, le quali hanno i nomi degli ultimi monetieri di Augusto e tipi diversi2.

Tiberio non coniò frazioni dell’asse3.

Con Caligola ricompaiono, tutte di un unico tipo e di metallo rosso4, pesanti come quelle dei monetieri d’Augusto.


  1. Monn. Rom., t. III, p. 47.
  2. Cohen2, Oct. Aug., n. 338, 339, 340, 352.
  3. Il Cohen descrive tre piccoli bronzi di Tiberio dal tipo e dalla tecnica dei semis di Nerone sul rovescio, uno dei quali ha la leggenda cer . quinq . rom . con. Egli è del parere che siano stati coniati al tempo di Nerone, usando pel diritto vecchi conii delle monete di Tiberio. Che quei bronzi siano dell’età di Nerone, non lo metto in dubbio, e se tutto mancasse, il rovescio del n. 1 non li può far ritenere dell’epoca di Tiberio, non avendo mai Tiberio fatto celebrare giuochi quinquennali; ma che la testa di Tiberio sia stata impressa con conii di Tiberio, questo non Io credo a nessun costo, perchè piccoli bronzi di Tiberio della zecca di Roma non se ne conoscono (Cohen2, Tib., n. i, 7, 11).
  4. Cohen2, Calig., n. 5-8.