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appunti di numismatica romana 423

seguito apparire. Con questa ipotesi, affatto naturale, di un unico ritrovamento restano appianate tutte le difficoltà, sia riguardo alla loro ottima conservazione, sia riguardo alla ripetizione dei conii, difficoltà, che altrimenti sarebbero davvero poco spiegabili.

1.° Questa è la spiegazione, che mi venne data due anni sono anche dal compianto Sig. Montagu di Londra, che pure ebbi il piacere di conoscere qui in Engadina. Ebbi anche con lui un lungo colloquio su quest’argomento un giorno che fui a trovarlo a Pontresina, ove si trovava colla sua famiglia. Non occorre dire come egli fosse strenuo difensore degli aurei d’Uranio Antonino, di cui possedeva parecchi esemplari, ed io sono il primo a riconoscere la sua grande competenza. Ebbene, alle mie obbiezioni ribattè appunto colla supposizione di un unico ripostiglio. Ma, come risposi allora, rispondo ora a lei: È seriamente ammissibile questa fenomenale pazienza di ritrovatori, che dura per oltre mezzo secolo, e forse non è ancora esaurita? Sarebbe il terzo caso unico e strano da aggiungere ai due primi.

2.° Unico e strano forse si; ma da aggiungere ai primi due no, perchè, ammesso questo, mi pare che gli altri due resterebbero eliminati.

1.° Fino a un certo punto, perchè, accettando anche come Ella vuole, il ripostiglio e l’astuto e paziente ritrovatore, una spiegazione sarebbe pur sempre necessaria per gli altri due fenomeni, tanto più che si tratta d’un tiranno minuscolo, il quale forse non regnò che pochi giorni e del quale non rimase quasi traccia nella storia, al punto da lasciare in parecchi perfino il dubbio se mai sia veramente esistito. Il caso di un ripostiglio in simili condizioni è un caso unico, e i casi unici danno a pensare.

2.° Altro è dare a pensare, altro è essere una prova assoluta per negare ciò che altri ammette.