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cos'erano i contorniati 51

l’avere o il non avere la leggenda dipendendo unicamente dal capriccio dell’artista. Troviamo condottieri di quadrighe, atleti, istrioni o cavalli con o senza nome. È tacile e piano supporre che il nome fosse talora soppresso o mutato da una emissione all’altra, a seconda delle circostanze d’attualità, ma che in sostanza le medaglie dovessero solo indicare: Quadriga, Atleta, Istrione, Cavallo vincitore. In questo modo i tipi restano ridotti alle giuste proporzioni di un giuoco, o forse di più giuochi.


Conclusione.


Riassumendo dunque, o io m’illudo, come tutti coloro che assorti in un’idea, trovano in quella tutto ciò che concorre a provarla, oppure la nuova teoria ha del buono; ma io dichiaro francamente che, per ora non vedo interpretazione che più mi soddisfi intorno all’uso dei Contorniati di quella esposta, che cioè altro non fossero che Medaglie da Giuoco. Il loro compito riesce con ciò assai più modesto di quanto altri ha finora supposto e con questo perdono quasi anche l’appellativo di Pseudo-Moneta loro accordato da Eckhel, rimanendo addirittura espulsi dal campo numismatico; ma di tale decadenza io non posso tenermi responsabile. — Del resto però, anche fuori della numismatica, essi riescono sempre interessanti per lo studio dell’arte, dei costumi e delle usanze di quei tempi.

Persuade anche agli altri la mia spiegazione? E quello che sentirò con molto interesse.

Milano, Dicembre 1894.

Francesco Gnecchi.