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annotazioni numismatiche genovesi 91

se ne coniarono quantità enormi. Intanto il titolo diminuiva ognor di più tanto che nel 1668 e 1669, i migliori erano ad oncie 5 ed oncie 4; ed i poveri Turchi dopo di aver pagato ben caro il loro capriccio per quelle monetine, ebbero tutte le ragioni per non volerne più sapere.

Ho ritenuto fino ad oggi, che da quel momento non si fosse più pensato, almeno in Genova, a coniar moneta pel Levante; ma questo pezzo del Museo di Pietroburgo viene a far palese o l’intenzione oppur il fatto di nuovi tentativi, e richiama alla mente un certo passo dell’Accinelli1 all’anno 1675: " . . . . quando passato il nuovo Residente Spinola con un vascello da guerra ed altro mercantile in Costantinopoli, fecero i Francesi correr la voce, che in questo vi fossero monete d’oro e d’argento di bassa lega „.

La moneta essendo a vero fior di conio, il calco è riuscito perfettamente in ogni minimo particolare, come si può vedere dal disegno che su quello ho potuto eseguire.

D/ — DVX • ET . GVBER • REIP • GENV • 1677 * I * L * M (Io. Lucas Maiolus, sovrastante dal 1673 al 1679) Stemma Genovese in uno scudo ornato con cartocci e coronato, tra due rami di palma.
R/ — Grifone rivolto a sinistra con scettro nella destra alzata, appoggiando la sinistra sopra uno scudo accartocciato contenente un’iscrizione turca su quattro righe.

L’aspetto della moneta indicherebbe un basso titolo, ma il Chiar. De Markoff conservatore del Museo per la parte orientale, al quale mi sono rivolto per i dati occorrenti, mi assicurò che è formata del più puro argento. Il peso è di gr. 27,12.


  1. Compendio delle Storie di Genova, etc. Lipsia, 1750. Vedi vol. I.