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96 emilio motta

     "Li ducati larghi L, 5 s. 15.
     Li scudi dal sole L. 53. 12.
     Li scudi Corona L. 5 s. 9.
     Li scudi novi L. 4 s. 12.
     Li Fiorini da Reno L. 4 s. 2.
     Li Ducati Rogorini L. 5 s. 13.
     Li Testoni da Milano, Genua, Ferrara, Mantua et Alamagna per soldi 18 luno. Et perchè li sono testoni fabricati in le ceche de Pranza quali manchino assai de bontà et pexo de queli fabricati a Milano, perhò non se habia a spendere ite receverc per adesso se non per sol. 25 per acaduno».
     Divieto di «tenire bancheti suxo la piaza del domo né in altri loci in la presente città de Milano e comprare oro né argento de niuna sorte, senza licentia del magistro di cecha de Milano».

503. — 1528, dicembre 22. — Mandatum Francisci II Sfortiae Vicecomitis Mediolani Ducis pro solutione pensionum, ac stipendiorum Officialibus, et Ministris Status Mediolani [Argelati, De Monetis, II, 274].

     Non interessa direttamente la zecca di Milano, essendo un puro elenco delle paghe dei diversi addetti alla corte dell’ultimo Sforza.

504. — 1528 - "Giustizia fatta su la Piazza del Duomo, furono abbruggiati n. 4 Spagnuoli Monetarii falsi „ [Arch. stor. lombardo, 1882, p. 460].

505. — 1529, febbraio 1, Milano. — Grida che richiama il divieto ai maestri o fabbricatori di monete di recarsi a lavorare nelle officine estere. Gli assenti dovranno presentarsi nel termine di sei giorni a G. Ambrogio Boltraffio, commissario generale sopra le monete, pena la vita e la confisca dei loro beni in caso di trasgressione [Bellati, Mss. citati, alla Braidense].

506. - 1529, febbraio i, Milano. — Grida di proroga in merito al corso di certe monete [Reg. Panig., P. P. 95 t. – Bellati, Mss.].