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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1896.djvu/369

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356 nicolò papadopoli

darne il disegno. Il Maggiora Vergano esprime il parere che tale monetina sia un bianchetto, ma il peso e la dimensione me la fanno ritenere piuttosto un quarto di grosso di Guglielmo II Paleologo (1494-1518).



3. — Argento, peso gr. 3,69.

   D/ — Scudo inquartato al 1° e 4° di Monferrato al 2° dell’impero, al 3° della casa Paleologa e cioè la croce accantonata da 4 acciarini BONIFAC.. S · MAR · MONT · FER: una testina di vescovo in un cerchietto divide l’iscrizione.
   R/ — Santo vescovo in cattedra che benedice · SANCTVS · EVAXIVS · CVSTO...:

Benché manchi del solito cavaliere, il peso di questa moneta ci avverte essere, essa un cavallotto, che all’aspetto sembra di lega alquanto migliore dei soliti di Bonifacio II (1518-1530) ed ha un’impronta affatto diversa, certo per non essere confuso con quelli d’intrinseco più scadente.



4 — Argento, peso gr. 10,94.

   D/ — Busto a sinistra di donna con velo vedovile che le copre il capo e le spalle: attorno, separato da leggiero