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380 giuseppe ruggero

cipe di Napoli. Oggi presento quest’altro di un tipo più riccamente ornato.

Questa nuova moneta, non riportata in alcuna pubblicazione né antica ne recente, giaceva ignorata da tutti nella Collezione degli Uffizi in Firenze. Anche l’Avignone, che aveva visitata la raccolta e preso nota delle poche varianti Genovesi, non aveva veduto quel pezzo singolare. Quando io avevo iniziata la compilazione delle Tavole, mi era proposto di collazionare le descrizioni dell’Avignone cogli originali degli Uffizi, come avevo fatto per altre Collezioni. Ma allora non vi era facile l’accesso, e tanto meno di potervisi fermare a lungo per un esame accurato; d’altronde, essendo poche le monete descritte, essendo nulla la speranza di trovarvi cose nuove, come mi assicurava persona che avevo ragione di ritenere come ben informata, non insistetti in quel progetto. Dopo il trasferimento della Collezione alla nuova sede nel Museo Archeologico, ho avuto insieme al nostro benemerito Presidente della S. N., Conte Papadopoli, la fortuna di potervi accompagnare S. A. R. il Principe di Napoli, in una lunga visita ed attento esame di tutta la serie italiana. In quella occasione, doveva necessariamente mostrarsi questo pezzo singolare, che per esser situato in coda alla raccolta, e fuori delle serie più o meno regolarmente ordinate, aveva potuto sottrarsi fino allora alla vista dei rari visitatori. Infatti, S. A. R. che per primo lo vide, lo porgeva allo scrivente perchè ne formasse il calco.

Non è questa l’unica inedita di quella raccolta, rimasta sconosciuta per difetto di regolare ordinamento. Quando il Ch. Prof. Milani1, validamente .

  1. Al quale sono gratissimo della licenza avuta per questa pubplicazione