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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1896.djvu/427

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414 francesco gnecchi

conservazione è discreta al dritto, appena mediocre al rovescio.


MEDAGLIONE D’ARGENTO

di giulia domna.


5. — D/ — IVLIA DOMNA AVG. Busto a destra coi capelli ondulati.
   R/ – IO M TRI (IOVI MAXIMO TRIVMPHATORI?) Tempio tetrastilo col frontone ornato da un busto. Nel mezzo siede Giove trionfatore col fulmine e un lungo scettro; negli intercolunnii laterali stanno due divinità femminili in piedi. (Giunone e Pallade?)

La serie dei medaglioni d’argento battuti in Asia, iniziata da M. Antonio, non dura con una certa continuità se non fino ad Adriano, dopo il quale non ne riappare che un piccolo numero sotto il regno di Settimio Severo, per terminare definitivamente sotto i suoi immediati successori. Non sono molto rari quelli di Settimio Severo, ma lo sono invece straordinariamente quelli di Giulia. Il Cohen non ne conosceva alcuno; gli autori della seconda edizione ne pubblicano uno della collezione Moustier, portante al rovescio un fascio di spighe colla leggenda MATRI CASTR (ORVM), e quello ora descritto sarebbe dunque il secondo conosciuto. Giova notare che anche il rovescio è nuovo tanto per la rappresentazione quanto