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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 91
     Proroga sino alle calende di novembre delle tariffe stabilite nella precedente grida «per non essersi anchora sino allhora presente possuto finire la fabrica de li stampi, con li quali se havevano ad fare valute nove». Passato il qual termine di calende novembre «se declara essere abassato lo pretio de dicto oro videlicet soldo uno per pezo corno in dieta precedente crida se contene».

491. — 1523, gennaio 24, Milano. — Conferma della grida sulle monete d’oro e d’argento [Reg. Panig., P. 132 t. — Bellati, Mss.].

492. — 1524. — Monete ossidionali di Pavia. * Ceterum cum necesse esset Germanis stipendia menstrua persolvi, non parcitum est argento sacro profanoque, ex quo pecunia polianguia signata est, cuius haec erat inscriptio in parte una: Caesariani Papiae Obsessi; in parte altera mdxxiv „. [Gaudentii Merulae suae aetatis rerum gestarum libri septem, in "Biblioteca historica Italica „. Mediolani, 1876, p. 93].

     Per le monete ossidionali pavesi, cfr. per citare la fonte più recente e più autorevole il Brambilla, Monete di Pavia, 474. Tra le fonti più antiche vedi Luchius (Joh. Jacobus). Sylloge Numismatum Elegantiorum ect. [Argentinae, typis Reppianis, 1620, p. 53]1.

493. 1524, ottobre 1, Milano. — Decreto per il bando di certe monete fabbricate nelle zecche di Casale, Messerano, Desana e Mirandola [Reg. Panig., P. 202 t. — Bellati, Mss.].

     Bando «dei dinari appellati da Cornoni dui, sive da Cavaloti tri fabricati ne la cecha de Casale, Misserano et Desana, quali pensandosi non fosseno fatte in le ceche predicte per la varietate nova del stampo, se spendevano per el ducale dominio per soldi vinti e ale volte per grossono uno per caduno in gran detrimento de la ducale Camera».
     Banditi inoltre i «ducati doppij et etiam li ducati da uno ducato intitulati de la Mirandola» pel danno causato «tanto circa la loro bontà quanto in lo peso «E conferma dei pre-
  1. Ivi pure, p. 59, per le monete castrensi di Cremona dell’a. 1526.