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Pagina:Rivista italiana di numismatica 1897.djvu/23

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XLIII.


UN RIPOSTIGLIO MISERABILE.


Un ripostiglio composto di 418 pezzi di bronzo di pessima fabbricazione, quasi completamente illegibili e del peso complessivo di gr. 306, con una media cioè per ciascun pezzo inferiore ai 3|4 di grammo (0.73) deve essere necessariamente l’espressione della minima potenzialità economica e rappresentare l’epoca la più miserabile. Ciò non toglie però che il piccolo ripostiglio possa avere un interesse storico-scientifico; anzi il suo interesse viene appunto da ciò.

Fu ritrovato lo scorso anno presso Perugia, conservato in un rustico vasetto di terra cotta; e questa volta mi pare si sia verificato il caso rarissimo d’avere nelle mani il ripostiglio intatto quale fu ritrovato. Difatti la tentazione non poteva essere che lievissima pel ritrovatore.

Ho detto che il ripostiglio si compone di 418 pezzi, non oserei quasi dire monete, trattandosi in piccola parte di vecchie monete consunte e quasi tutte frammentate, e nel resto di pezzi apparentemente di conio fresco; ma che pure, piuttosto che vere monete, non sono che simulacri di monete o imitazioni barbare. Precisamente il ripostiglio si compone di N. 17 monetine antiche, N. 65 frammenti di vecchie monete, e di N. 336 imitazioni barbare. Fra le vecchie monete, malgrado l’estrema sconservazione e la spezzatura, sono ancora visibili le traccie di alcuni nomi. Il frammento più antico è quello di un piccolo bronzo di Claudio Gotico dal rovescio CONSECRATIO, e a