Pagina:Rivista italiana di numismatica 1897.djvu/254

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246 bibliografia

passa in rassegna diversi ripostigli nei quali se ne trovavano in maggiore o minor numero, e delle epoche più diverse, de’ paesi più svariati, richiama l’attenzione sull’uso che tuttora se ne fa presso alcuni popoli, e conchiude che, come nei tempi più recenti e nell’evo medio, anche nell’antichità le monete furono spezzate allo scopo di ottenere delle suddivisioni atte a facilitare le transazioni commerciali. A quest’articolo dell’egr. Sig. Blanchet può servire di complemento la breve memoria: Un ripostiglio miserabile, pubblicata da Frane. Gnecchi nel precedente fasc. della nostra Rivista]. — Bordeaux (Paul), L’adjonction au domaine royal de la châtellenie de Dun et les deniers frappés à Dun par Philippe Ier et Louis VI. — Gennep (A. Raugé van), Jetons de Savoie [Accurato supplemento all'opera di Vinc. Promis: Tessere di principi di Casa Savoia relative ai loro antichi Stati, Torino, 1879. Il Sig. van Gennep aggiunge, alla lista dei personaggi di cui Promis ha pubblicato i gettoni, due arcivescovi di Lione, una regina di Francia, una duchessa di Savoia, alcuni zecchieri e membri della Corte dei Conti di Ciamberì. Ben a ragione, l'A. osserva essere probabile che esistano ancora altri pezzi interessanti, disseminati qua e là nelle collezioni, ed esprime la speranza che forse questo primo supplemento possa far decidere i possessori di quei pezzi a darne la descrizione ed il disegno]. — Mowat (Robert), Combinaisons secrètes de lettres dans les marques monétaires de l’Empire Romain [La prima parte di quest’ingegnosa ricerca intorno ai contrassegni adoperati nelle zecche imperiali romane. Il punto di partenza per il sig. Mowat è lo studio di A. de Longpérier sulle officine della Tetrarchia di Diocleziano, continuato poi dal Kolb nella Num. Zeitschrift di Vienna. Ma ai risultati già acquisiti da quegl’indagatori, come anche dal Dott. Missong per le monete di Probo, l’A. aggiunge del proprio osservazioni acutissime e sorprendenti, come quella che le lettere A, E, Q, V, 1, T, I, sparse ed intercalate nei segni monetarii di Probo, potrebbero indicare riunite uno dei nomi di quell’imperatore, poiché questi si chiamava appunto anche Equitius o Aequitius]. — La Tour [H. de), Médailles modernes récemment acquises par le Cabinet de France [Continuazione]. — Mélanges et documents. — Chronique (Ripostigli. — Corso libero di Numismatica greca, professato da Teodoro Reinach alla Sorbona. — Gazette numismatique française], — Necrologie [La Sig.na Matilde Friedländer, di Gotemburgo nella Svezia, m. a Parigi il 17 die. 1896. Dedicatasi alla Numismatica, aveva acquistato una grande conoscenza pratica delle monete, particolarmente orientali. Di queste, lascia una pregevole raccolta di circa 8000 pezzi. La Sig.na Friedländer possedeva inoltre una bella serie di monete svedesi]. — Bulletin bibliographique [Lavoix: Ca-