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114 | giuseppe ruggero |
bliquo di molto e precisamente nella posizione voluta per esser sostenuto dalla zampa del leone.
In quale anno sarà stato inciso questo conio? Nel 1605, no di certo. Da ben poco tempo era sorto allora il tipo del leone Olandese, perchè avesse già acquistato in levante quel favore che solo ottenne più tardi. D’altronde, la zecca Fiorentina coniava allora monete pel levante di tipo nazionale1: onde io non credo che si pensasse a contraffare moneta forestiera se non molto più tardi, cioè quando era divenuta generale la speculazione dei luigini e dei talleri. Si comprende benissimo che venuto il momento di porre in opera questo progetto, che sarà stato prima lungamente pesato e discusso, non si credette di cambiar la data della moneta presa a modello; e così si sarebbe fatto quello che si fece a’ tempi nostri, coniando talleri di Maria Teresa per l’Eritrea.
Rimane un’ultima osservazione. La zecca Fiorentina, a differenza di quanto fecero altre zecche che volevano dimostrare chiaramente la loro paternità dalle contraffazioni per il levante, rinunziò ad una simile dimostrazione troppo patente, limitandosi ad un piccolo segno della zecca d’origine chiaro sì, ma poco visibile a primo aspetto, qual’è quello del giglietto tenuto dal leone.
Ho voluto far qualche ricerca nell’archivio, sebbene non mi sorridesse molto la speranza di trovar traccia della coniazione di questo tallero. Infatti non ho potuto scoprire documenti decisivi. Ma in una filza di miscellanee contenente memorie staccate, bandi, suppliche ed altro, dalla fine del XVI alla seconda metà inoltrata del XVII, ebbi la fortuna di trovare un curioso documento che riporterò testual-