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la zecca di bologna 199

Un nuovo maestro dei conii fu scelto e approvato nella seduta consigliare del 28 agosto di quel l’anno nella persona di Cristoforo Quercia1. Questi incominciò tosto a fabbricare i nuovi conii, resi necessarli per la morte del vecchio papa e per l’assunzione del nuovo che fu Alessandro VII (1655-67). Frattanto il Provagli era riconfermato zecchiere a tutto il 1659: nel nuovo triennio egli coniò 6600 lire di murajole e, riconfermato ancora sotto Clemente IX (1667-69) e Clemente X (1670-76) a tutto il 1671, in successive volte, coniò monete d’oro, d’argento, (tra cui carlini, mezzi carlini, da 6 e da 3 bolognini per 20 mila lire), murajole, quattrini (de’ quali ne andavano 144 alla libbra2), alle solite condizioni. Notevole è invece la decisione del 24 novembre 167 1 di battere scudi d’argento da 4 lire di valore e da 2 lire ai soliti pesi, lega e bontà e di mutare il conio delle murajole da due bolognini e la loro lega fissata "ab unciis tribus, ac tribus partibus unciae ad uncias sex purioris argenti3„.

Prima di abbandonare l’officina Bartolomeo Provagli potè finalmente attuare il suo disegno per una nuova Macchina de’ balzi per tirare le lastre colla forza di un cavallo, (ch’egli sostituì a quella dell’acqua modificando il suo progetto primitivo). In quell’occasione si rifecero a nuovo gli utensili della zecca guasti pel lungo uso, tra cui quattro taglioli per tagliare a tondelli il metallo, un castello con due torchi, martelli, ponzoni, ecc.4. Poco dopo, eletto zecchiere Giovanni Carlo Gualcheri, questi ebbe l'inca-

  1. Partiti, 37, c. 61, V.
  2. Partiti, 4 giugno, e 10 nov. 1659, 23 dic. 1660 (nomina di assaggiatori) 23 maggio 1665, 22 genn. 1666, 21 maggio 1666, 3 giugno 1667, 16 genn. 1671.
  3. Partiti, 40, c. 16, v.
  4. Partiti, 5 settembre 1678.