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la zecca di bologna 229

incisore troviamo però Petronio Tadolini1, e il zecchiere Cavallina dipendenti dal direttore. Con lettera 20 gennaio 1807 il Direttore Generale delle Zecche avvertiva il direttore dell’officina di Bologna che " d’ora in avanti e fino a nuovo ordine sia sospesa in codesta zecca.... la battuta delle monete qualunque sia la loro qualità „2. Perciò l’officina, già inattiva, fu chiusa e nel frattempo, visto che l’ordine non poteva essere che transitorio, corsero trattative per riattare i locali, le macchine, i ponzoni, e delle quali sarebbe troppo lungo e non necessario occuparsi.

Frattanto veniva pubblicato il seguente decreto:


— Napoleone, per la grazia di Dio e per le Costituzioni, ecc.

Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1. Sarà fabbricata nel nostro Regno d’Italia una moneta da 10 Centesimi al titolo di duecento millesimi di fino e di due denari.

Art. 2. La tolleranza del titolo è fissata a sette millesimi tanto in più quanto in meno, la tolleranza del peso è pure fissata a sette millesimi tanto in più quanto in meno sopra mille pezzi.

Art. 3. Il 10 centesimi avrà per tipo in una delle superficie un N sormontato dalla Corona d’alloro: nell’altra superficie vi sarà nel mezzo il valor nominale della moneta, l’anno della fabbricazione e i segni indicativi della Zecca dell’incisore e del Mastro di zecca colla leggenda: Napoleone imperatore e re.

Art. 4. Il nostro ministro delle Finanze del Regno d’I-

  1. Protocollo della R. Zecca, 1806-7. (Archivio di Stato di Bologna, Sezione moderna — Uffici Finanziari — Ufficio della zecca, presso cui si conservano tutti gli atti della sopressa zecca da questi anni fino al 1862).
  2. Arch. e uff., cit. Registro 1 delle determinazioni di massima.