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566 BIBLIOGRAFIA

parole: prima perchè non sono abbondanti i tipi monetali, poi perchè non vi è incertezza di attribuzione, la quale si manifesterà nei periodi successivi. Nel primo l’A. compendia in maniera esauriente la questione relativa al sistema monetale delle colonie calcidiche della Sicilia e della M. Graecia; parla poi brevemente del sistema monetale di Solone, adottato dalle colonie doriche verso la metà del VI secolo; non conviene coir Head nell’assegnare all’età dei Gamori le prime monete di Siracusa, che secondo l’Holm cominciano più tardi, e vuole che il granchio di Agrigento sia da considerarsi come un accenno alla posizione della città, collocata su di un monte presso il mare.

Nel secondo periodo, che è quello della tirannide di Anassilao, di Gelone, di Terone, di Terillo, ecc., e che va dal 500 al 461, lo storico fa capolino e con uno di quegli sguardi comprensivi che emergono da una conoscenza profonda dei fatti storici, stabilisce un principio generale che giustifica la presenza di certe monete in questo periodo. L’Holm procede così nel suo ragionamento: i tipi delle monete che hanno i caratteri dell’arte di quest’epoca rivelano rapporti fra diverse città dell’Isola; ma tali rapporti solo in questa età dei Tiranni sono storicamente ammissibili; dunque non v’è dubbio di sorta che tali monete appartengano ad essa. Citiamo qualche esempio: due, dice l’Holm, sono le sfere d’influenza politica nella Sicilia durante l’età dei Tiranni, rappresentate dalle città di Siracusa e d’Agrigento: l’una estende la propria influenza sulle città dell’oriente, l’altra su quelle dell’occidente. Con la prevalenza dell’una si spiega il leone di Leontini nell’esergo dei Damaretei, il che deve intendersi come un privilegio accordato da Siracusa a questa città; con la prevalenza dell’altra si spiega il granchio d’Imera, di Erice, di Motye.

Respinta, ed a ragione, la data del 488 che l’Evans andò ad assegnare, non sappiamo perchè, ai più antichi tetradrammi di Siracusa con la biga, mentre Gelone in quell’anno non era ancora padrone di questa città, l’A., passa ad una serie di preziose osservazioni sulle monete di Zankle, dai tipi .samii, che noi tralasciamo per venir subito al tetradramma dal tipo del " dio che lancia il fulmine „, unico nella collezione