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Pagina:Roma Antica 4.djvu/102

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30 MEMORIE

sa donò a’ medesimi la detta Chiesa di Santa Martina, ed essi per farci i miglioramenti venderono dette Istorie, ed al presente sono in casa del Sig. Cavaliere della Porta Scultore.

69. Appresso il suddetto Arco vi era la statua di Marforio sopra terra, e li Romani volendo ornare la fonte in Piazza Agone, la levarono, e condottala fino a S. Marco, si pentirono, e la fecero condurre in Campidoglio, dove oggi serve per Fiume alla fonte sopra la Piazza, e nel levare dal detto luogo la statua, vi trovarono quella gran Tazza di granito, che ora fa fonte in mezzo al Foro Romano, che serve per dar da bevere alle bestie, delle quali ivi si fa mercato.

70. Messer Vincenzo Rossi, mio Maestro, mi disse, che il Cavallo, e Leone, che stanno in Campidoglio, e che dicono appartenere all’Istoria de’ Tivolesi, nel tempo di Paolo III furono trovati da Latino Juvenale, allora Maestro di Strade, curioso delle antichità, in quell’acqua fuori di Porta S. Paolo, dove presentemente è un Molino, e si condussero in Campidoglio; e sebbene la pelle del marmo resta mangiata dall’acque, apparisce nondimeno essere mano di eccellente Artefice.

71. Quella gran Testa di bronzo d’Augusto, e la gran mano, che tiene una palla, che sono in Campidoglio, mi fu detto essersi trovate avanti il Coliseo appresso la Meta Sudante e da questo Colosso prese l’Anfiteatro il nome di Colosseo1.

72. Mi ricordo aver sentito dire da certi Frati di Santa Maria Nova, che Papa Eugenio IV aveva tirati due muri, che rinchiudevano il Coliseo nel loro Monastero; e che non ad altro fine era stato concesso al detto Monastero, se non per levar l’occasione del gran male, che in quel luogo si fa-

  1. Tal’era l’opinione di quei tempi, ma oggi è sentimento comune, che la denominazione di Colosseo sia derivata dalia stupenda vastità, ed altezza di questo mirabile Edifizio, come dietro la scorta del Maffei, e del Mazzocobio abbiamo rilevato nella Roma Antica del Nardini.