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DISSERTAZ. DI A. NIBBY. 39

vel in viam TERRENAM glaream inijcere, aut steruere viam lapide, quae TERRENA sit, vel contra, lapidem Stratam terrenam facere. Questo passo pertanto ci dà le tre differenze delle vie rapporto alla costruzione, e ci mostra, la terrena essere la più ignobile, quella coperta di ghiaja essere la media, la lastricata di pietre la più nobile. Che alcune delle vie fossero di mista costruzione cioè parte coperte di ghiaja. parte lastricate, può dedursi da Tibullo, che lodando Messala per aver ristaurato quella stessa via, così si esprime nella Elegia VII. del I. libro.

Nec taceat monumenta viæ, quem Tuscula tellus
Candida quem antiquo detinet Alba lare.

Namque opibus congesta tuis hic glarea dura
Sternitur, hic apta jungitur arte silex.


Ma questo passo può con la stessa ragione interpetrarsi della via di mezzo, e delle due laterali, cosicché la via di mezzo fosse lastricata di selci, e le laterali, come generalmente coperte di ghiaja. Onde non essendovi altro argomento, questo passo resta indeciso, e tanto più forte è il dubbio, che per tutto il tratto delle antiche vie Consolari restano indizj certi di essere state lastricate di pietre. Ma dopo tutto il lavoro indicato, le vie non erano compite: paralleli ai due solchi, originariamente fatti, o per meglio dire alla larghezza della via sorgevano due di quelli che noi chiamiamo marciapiedi, e che gli antichi appellavano Crepidines, Margines, Umbones’, quindi il verbo marginare vias per fornirle di questo marciapiede. Livio al capo XXVI. del libro LI, Censores eo anno creati Q. Fulvius Flaccus, et A. Postumius Albinus.... Censores vias sternendas silice in urbe, glarea extra urbem substruendas marginandasque primi omnium locaverunt. Questo era ordinariamente alto dal livello della via circa un palmo, ed era composto, o di selce, o anche di massi quadrangolari di pietra da taglio: così si vede che era marginata una via la quale dalla Labicana metteva nella Latina circa due miglia lontana dal Tusculo, e di cui si vedono al livello attuale sicuri indizj. L’etimologia di questa parola veniva dal greco κρηπίς rialto, per indicare appunto quel piccolo rialto, o quasi direi orlo, che i marciapiedi formavano lun-