Pagina:Rosati, Pietro – Carmina, 1887.djvu/15

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ornithogonia 11

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Ora al cielo è sospinto, or giù nell’imo
Del mar travolto. Senza indugio e tregua
L’austro imperversa e stride, e il flutto fiede
Il legno sì che n’è sdruscito, infrante100
Le travi. Allora, oh meraviglia! rotte
Le gabbie, sovra lo spumoso piano,
Ove il pino s’affonda, al ciel fu vista
Una nube d’augei levarsi, acute
Strida mettendo, e ricercando indarno
Il proprio tetto. Volano, rivolano
Senza posa, finchè l’Itala terra,
Sola salvezza e più vicina, appare.
Schiera gareggian guadagnar la riva110
Con le veloci penne. Ivi la nuova
Si sparge, e di fanciulli al lido accorre
Un brulicame, di chiappar gli stanchi
Cadenti augei prendendosi delizia,