Pagina:Rosati, Pietro – Carmina, 1887.djvu/42

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38 lacus fucinus.

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Come egli appar di tirio manto adorno
Vedi tutto agitarsi, ed i propinqui
Colli echeggiar di plauso e di morore.
Tal voce alfin sovra l’altre risuona:
I disposti a morir, salve a te, Prence,
Gridano salve: ed Egli a lor: salvete.
Allor del re disprezza l’impaziente
Gioventude i comandi, e non vuol morte,
Nè la pugna ingaggiar, libera in vero170
Dal morir si credendo: onde ei sdegnoso
Di quà di là senza ritegno infuria,
E garrendo i restii, gli esorta l’armi
A prender minacciando e croce e fuoco.
A questi detti ogni pensier cangiâro,
E ad obbedir fûr presti. Ecco di fronte
Stan le navi di Rodi e di Sicilia;
Mostransi i duci sovra l’alte poppe