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LA GUERRA CHE TORNA1


È triste dover parlare di guerra senza riferirsi al passato. Ed è anche pericoloso, perché si rischia di venir fraintesi e di incorrere nei fulmini dei pacifisti candidi.

I pacifisti candidi trasportano, nell’analisi della situazione internazionale, i metodi cari alla Christian Science o al dottor Coué. Più la situazione si aggrava, più essi ti impongono di ripetere: Ça passe.

E... si ça ne passe pas? Se l’edificio della pace crolla nelle sue fondamenta? Allora, silenzio. Proibito di constatare che le fondamenta sono crollate, proibito di dire che la guerra, cancellata dal vocabolario, messa fuori legge dal patto Kellog, ma riapparsa in America e in Asia, ritorna ad essere un’ipotesi possibile, probabile, forse fatale anche in Europa.

  1. Rossetti pubblicò questo articolo pochi mesi dopo l’avvento del nazismo in Germania, nel N.o 9 dei «Quaderni di Giustizia e Libertà», rivista del movimento, iniziata nel gennaio 1932.
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