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necessariamente quelli che la ricevono, che
cosa dovrassi sperare da una serie d’uomini
allevati per regnare? Gli è dunque un volersi
ingannare a gran partito, confondendo il
governo regio con quello di un re buono.
Per vedere che cosa sia quel governo in se
stesso; bisogna considerarlo sotto principi
limitati o cattivi; imperciocchè essi giugneranno
tali al trono, od il trono li renderà
tali.
Codeste difficoltà non isfuggirono ai nostri autori; ma eglino non se ne diedero punto fastidio. Il rimedio, dicono essi, consiste nell’ubbidire senza far fiato; Iddio regala i re malvagi nella sua collera, e li fa sopportare quali costighi del cielo. Questo discorso, senza dubbio, è edificante, ma parmi che suonerebbe meglio su di un pulpito che in un libro di politica. Che dire di un medico, che prometta miracoli, e poi faccia consistere tutta l’arte sua nel confortare il malato alla pazienza? Si sa che quando si ha un cattivo governo, bisogna sopportarlo: ma si tratterebbe di trovarne uno buono.