Pagina:Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu/83

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al saluto, e subito arrossì, provando un senso di dispetto.

— Come mai quel balordo di mio cugino la lascia sempre sola? — E scosse il capo con aria di malumore.

— Certo, certo... io non ci metterò i piedi in casa Castelguelfo! Con tanta gente che ha sempre d’attorno?... Cheh! Nemmeno per idea!

Ma in quel punto la carrozza colla Baby gli passò dinanzi agli occhi come l’avea raffigurata fra la luce pallida, crepuscolare, e sentì ancora ripercuotere il trotto serrato dei cavalli.