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atto terzo 329

calmanti dell’universo ti faran più trovare quel dolce sonno che ieri hai gustato per l’ultima volta.

Ot. Ah! ah! infida a me?

Jago. Oh! e ancora siete a questo, generale? Non più, non più.

Ot. Vanne; tu m’hai posto sui carboni accesi! Giuro che meglio è l’essere del tutto ingannato, che averne un lieve sospetto.

Jago. Come, signore?

Ot. Qual sentimento aveva io delle ore ch’ella mi tolse pel suo delitto? Io nol sapea, nol pensava; alcun danno non me ne veniva. Lieto io dormii la notte scorsa, col cuor libero e sereno; nè trovai sulle sue labbra i baci di Cassio. Finchè ci si ruba un bene di cui non facciam uso, l’ignorare il furto basta per la nostra felicità.

Jago. Mi duole di udire tal discorso.

Ot. Se ella avesse anche fatto copia di sè a tutto il mio esercito, purchè di tanta infamia nulla avessi divinato, sarei stato felice! Ma adesso... oh! adesso addio per sempre, felicità! addio, pensieri di pace! addio, valorose mie schiere! addio, guerre, che dell’ambizione avevate fatto una virtù! oh! addio... Addio, generoso destriero, e fragore dell’armi, e grida dei combattenti, e trombe, e geste coronate da sì splendente aureola di gloria! nè a voi pure, o strumenti di morte, le cui bocche fulminatrici tuonavano come la voce formidabile di Dio immortale, addio! la vita di Otello è finita!...

Jago. Possibile?... Signore...

Ot. Tu, scellerato, tu déi provarmi che l’amica mia è un’impudica: le prove, infame; dammene tosto le prove (lo prende per la gola); o, per la dignità dell’eterna mia anima, meglio sarebbe per te l’esser nato un cane, che dover sostenere la mia collera!

Jago. A tanto dovevate giungere?

Ot. Fa ch’io vegga... che cogli occhi miei... o mostramelo in modo che la prova tua non mi lasci il dubbio più lieve... altrimenti, maledizione, guai alla tua vita!

Jago. Mio nobile signore...

Ot. Se la calunnii, e godi del mio dolore, non pregar più Iddio; strozza ogni rimorso; accumula orrore sopra orrore; commetti azioni che contristino il paradiso e spaventino la terra, poichè per la tua eterna dannazione nulla potrai fare di più atroce di questo.

Jago. Oh... grazia! O Cielo, proteggimi! Siete voi uomo?