Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, I-II.djvu/425

Da Wikisource.
38 amleto


Ros. Forse v’è rientrato; perocchè dicesi che un vecchio sia due volte fanciullo.

Am. Vi predico ch’ei viene a parlarmi de’ comici; attendete. — Avete ragione, signore, così accadde lunedi mattina.

Pol. Signore, ho novelle da dirvi.

Am. Signore, io pure ne ho. — Allorchè Roscio era attore in Roma...

Pol. Gli attori son venuti, principe.

Am. Ciancie, ciance!

Pol. Sul mio onore...

Am. Ognun d’essi venne sul proprio asino...

Pol. I migliori attori del mondo per la tragedia, la commedia, la pastorale, la comico-pastorale, la istorico-pastorale, tragico-istorico, tragico-comico-istorico-pastorale, scena indivisibile, poema illimitato. Seneca non può essere troppo forte, nè Plauto troppo umile per loro. In materia di spirito non la cedono ad alcuno.

Am. Oh Jefte giudice d’Israel... qual tesoro hai tu!

Pol. Qual tesoro ha egli, signore?

Am. Una bella figlia, e non altro, che con passione amava.

Pol. (a parte) Ognora su mia figlia.

Am. Non ho io ragione, vecchio Jefte?

Pol. Se mi chiamate Jefte, principe, ho una figlia che in verità amo con passione.

Am. No, non segue così.

Pol. Che segue dunque, signore?

Am. Ciò che chiamiam sorte è volontà di Dio; e quanto accade debbe accadere. La prima linea della canzone del Natale ve ne dirà di più. Ecco il mio corollario. (entrano tre o quattro commedianti) Benvenuti, signori; godo di vedervi bene; benvenuti, buoni amici! Oh, oh, antico compagno, il tuo volto s’è bene allungato dacchè veduto non t’avea. Vieni tu in Danimarca per isfidarmi?... Che! mia giovine signora ed amica! Per la Madonna, vossignoria è più vicina al cielo di quando io la vidi l’ultima volta diritta sulle galoscie. Prego Dio che la vostra voce si mantenga, nè rimanga svergognata come una moneta falsa nel crogiuolo. Amici, siete i ben accolti; andremo al nostro termine come falchi francesi che volano sulla prima punta che si presenta a’ loro occhi. Su, su, un saggio del vostro ingegno; un bello e patetico discorso.

Com. Quale, signore?

Am. Una volta v’intesi declamarne uno, non mai pronunziato in teatro, perchè apparteneva ad una composizione non fatta per