Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, I-II.djvu/636

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atto quarto 249

sì, dianzi io sognava; e pareami d’esser massaia di tre buone creature entro una caverna... ma non è nulla; non fu che un’ombra fugace, una vana immagine formata dai vapori del cervello. I nostri occhi talvolta sono ciechi come il nostro giudizio! tuttavia tremo ancora... Ah se in Cielo non è affatto spenta la pietà, possenti Numi, vi prenda compassione di me!... Il sogno ancora mi opprime... anche risvegliata, l’illusione di esso continua... Ma ora sento... un uomo decapitato!.., ah!.. le vestimenta di Postumo?.. sì, le riconosco... sì, le sue membra sono queste... la sua mano, il suo piede... Ma dov’è il ridente suo volto?... un omicidio? un omicidio?... Oh! come?... Tutto è finito... Pisanio, tutto le maledizioni onde Ecuba imprecava ai Greci, e le mie con esse, ricaggiano sopra di te! tu fosti, tu, che insieme all’infernal mostro Cloten hai qui strozzato il mio sposo!... Maledizione! maledizione sopra di te, Pisanio, che la cima hai troncato d’albero sì maestoso!... Oh Postumo! oimè! dov’è il tuo capo? dove? ah! non poteva Pisanio ferirti il cuore senza mutilarti così orrendamente?... ma come il potè egli?.. Pisanio?.. oh scellerato!.. insieme con Cloten egli ha compiuto il delitto... Perfidia e cupidità di guadagno li mossero all’orrenda opera... — Oh! è manifesto, è palese!... E questo liquore, ch’ei mi ha dato come salutare, non l’ho io sperimentato micidiale a’ miei sensi? Ciò conferma i sospetti, e mi convince della reità di Cloten e di Pisanio!... Ah! lascia, lascia ch’io butti nel tuo sangue il mio pallido volto, affinchè quelli che qui ne potessero sorprendere, orridi e deformi ci trovino... Oh mio sposo... mio sposo! (entrano Lucio, un Capitano ed altri ufficiali; un Augure li accompagna)

Cap. Le legioni che erano nelle Gallie hanno, secondo il vostro ordine, valicato il mare; e vi aspettano a Milford, parate a battaglia.

Luc. E quali novelle avete di Roma?

Cap. Il Senato ha affidate le armi alla nobiltà d’Italia e delle frontiere, coraggiosi volontarii che presteranno il più generoso servizio: l’ardito Jachimo li guida, il fratello di Sienna.

Luc. E quando giungeranno?

Cap. Tosto che i venti lo permettano.

Luc. Questo ardore n’è presago di liete venture. Ordinate la mostra delle squadre che qui abbiamo, e commettete agli ufficiali di sorvegliarle. — Ebbene, Augure, i vostri sogni che dicono intorno a questa guerra?

Aug. La scorsa notte gli Dei mi mandarono una visione;