Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/391

Da Wikisource.
32 il re giovanni

legge non può rendere a mio figlio il regno che gli appartiene: perocchè quegli che ha fra sue mani il regno, ne ha anche le leggi, onde, poichè tutto è ingiustizia e oppressione, perchè mi s’impedirebbe di maledirlo?

Pand. Filippo di Francia, sotto pena di scomunica, abbandona la mano di questo eretico, e opprimilo con tutto il croccio della tua nazione, s’ei rifiuta di sottomettersi alla santa Sede.

Elin. Tu impallidisci, Filippo? Non ritirar la tua mano.

Cos. Pensa ad impedirglielo, demonio, perocchè se il re di Francia si pente e gli toglie la sua amicizia, l’inferno perde un’anima.

Arc. Re Filippo, attendi alle parole del cardinale.

Fil. E rivesti le tue perfide membra colla divisa ridicola degli stolti.

Arc. Scellerato, per ora mi è forza tacere, ma...

Fil. Nessuno vi darà mai nota d’imprudenza.

Gio. Filippo, che rispondi al porporato?

Cos. Che potrebbe ei rispondere fuorchè conformarsi ai suoi detti?

Luig. Pensate, padre, che dovete scegliere fra la terribile maledizione di Roma, o la perdita lieve dell’amicizia d’Inghilterra. Determinatevi pel meglio.

Bian. Che è la scomunica di Roma.

Cos. Oh Luigi, armati di fermezza: il diavolo qui ti tenta, simulando le forme di questa sposa novella.

Bian. Costanza non parla per coscienza, ma per bisogno.

Cos. Se concedi che il mio bisogno viva solo per la morte della mia coscienza, concedi necessariamente che la mia coscienza rivivrà per la morte del mio bisogno. Oh calpesta dunque il mio bisogno, e la mia coscienza si avviverà; sollevali mio bisogno, e la mia coscienza resterà abbattuta1.

Gio. Il re è commosso, e non risponde.

Cos. Ah! dividiti da lui, e parla come si debbe!

Arc. Fallo, re Filippo, e non versare più in dubbi.

Fil. Rivesti colla divisa degli stolti la tua goffaggine.

Re Fil. Sono perplesso, nè so che dirmi.

Pand. Le tue incertezze si accresceranno di più, se ti attiri maledizione e interdetto!

Re Fil. Degno e venerabile padre, mettetevi al mio posto, e ditemi come vi comportereste. — Quella regal mano strinse

  1. Abbiamo tradotto alla lettera.