Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/487

Da Wikisource.
128 vita e morte del re riccardo ii


Ricc. Re della foresta, invero, altrimenti regnerei felice ancora, se invece di feroci animali, avessi avuto uomini per sudditi. — Amica mia, regina un tempo, apparecchiati a partire per Francia: imagina ch’io sia morto, e che qui, in questo istante, ricevi da me, come dal mio letto funebre, l’ultimo addio. — Nelle lunghe notti d’inverno, assisa accanto al fuoco, con qualche buon vecchio, fatti narrare le istorie dei tempi trascorsi, delle età dolorose che da lungo scomparvero; e prima di dipartirtene, ricambiali narrando loro la lagrimevole serie de’ miei mali, e rimandali molli di pianto ai loro letti. Perocchè anche i tizzi insensibili saranno commossi dai mesti accenti della tua voce, e per pietà estingueranno i loro fuochi; altri annerirannosi in sembianze di lutto, deplorando alla caduta di un legittimo re.

(entra Northumberland col seguito)

North. Signore, le intenzioni di Bolingbroke sono mutate: e a Pomfret e non alla Torre, che dovete andare. — Per voi anche, madonna, ebbi ordini. A voi è ingiunto di partire senza dimore e di ritirarvi su quello di Francia.

Ricc. Northumberland, tu scala colla quale l’ambizioso Bolingbroke è salito sul mio trono, non passerà lungo tempo prima che il delitto che oggi fiorisce, non maturi e non produca la sua vendetta. Tu penserai un giorno, che quand’anche Bolingbroke dividesse il suo regno e te ne desse la metà, non pagherebbe il servigio di averglielo procacciato intero: ed egli penserà che tu, che conosci i mezzi di fare i re illegittimi, conoscerai anche al più lieve cruccio quelli di precipitarli dal mal usurpato soglio. L’amicizia dei malvagi muta a diffidenza, la diffidenza ad odio, e l’odio a morte.

Nort. Sia; e ricada sul mio capo il mio delitto. Fatevi i vostri addii e separatevi; perocchè dovete partir tosto.

Ricc. Doppio è il divorzio, che mi convien subire! Uomini crudeli, voi violate in pari tempo due sacri contratti; il primo fra la mia corona e me, il secondo fra me e la sposa che avevo eletta. — Oh! un bacio dunque annulli la fede che ci eravamo giurata. (abbracciando la regina) Oimè! E nondimeno fu un bacio che fra di noi la suggellò. — Dividici, crudo Northumberland: io per andare verso il nord, contristato dai ghiacci e dalle infermità; la mia sposa per rimpatriare in Francia. Di là essa venne colla pompa più fulgida, adorna come un bel dì di primavera; e là ritornerà trista e sconfidata come il più fosco giorno di dicembre.

Reg. E dovremo essere divisi? Separarci così?