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40 il re lear


Lear. No, no; essi nol potevano.

Kent. Sì, lo vollero.

Lear. Per Giove, io giuro del no.

Kent. Per Proserpina, io giuro che è vero.

Lear. Essi non l’osarono, nol poterono, nol vollero! Più che assassinio sarebbe il fare sì violento oltraggio al ministro più rispettabile! Dimmi, in breve, come potesti meritare un tale castigo, o come poterono infliggertelo, essendo nostro inviato?

Kent. Signore, giunto al castello, io raccomandava loro la pronta lettura del foglio di Vostra Altezza, quando (non rialzatomi per anco dall’umile positura in cui poneva in mostra la mia riverenza) sopraggiunse anelante un corriere, che recò loro i saluti della sua signora, Gonerilla, e una lettera di lei, ch’essi lessero tosto, interrompendo la vostra che aveano incominciata. Brevemente dopo furono dati ordini a tutta la famiglia; vengono allestiti i cavalli; mi fu ingiunto di seguirli, e di aspettare a lor agio la risposta. Freddo era intanto, assai freddo il contegno che meco usavano. Arrivato qui, v’incontrai l’altro messaggiere, il cui arrivo, tanto ben visto, m’accorsi che aveva distrutto l’esito felice della mia ambasciata. Era costui quel medesimo che, non ha molto, sì villanamente usò dinanzi a Vostra Altezza. Io, ascoltando più la natura che la ragione, misi mano alla spada; ed egli allora commosse tutta la casa colle sue alte e codarde grida. Questo fu il fallo che vostro figlio e vostra figlia giudicarono degno del vergognoso castigo a cui mi vedete condannato.

Buff. L’inverno non è per anco passato, se le oche selvaggie volano da questa parte. «Quel padre che veste i cenci della miseria, rende ciechi i suoi figli che lo disconoscono e l’obbliano; ma quegli che curva il dorso sotto sacchi d’oro, circolò avrà sempre di teneri e sottomessi figliuoli. La fortuna, nefanda meretrice, non mai volge la chiave in favore del povero». Tu riceverai tanti dolori1 dalle tue figlie, quanti potresti contarne in un anno.

Lear. Oh come lo sdegno mi si aggrava sul cuore! Histerica passio! Bile dolorosa, torna nella tua regione! — Dov’è questa figlia?

Kent. Col conte, signore, là dentro.

Lear. Non mi seguite; ristatevi.

Gent. Non commetteste voi altro fallo, che quello di cui avete parlato?

  1. È qui un bisticcio fra dolours e dollars, dolori e dollari