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Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/205

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196 IL RE ENRICO VI


Gloc. (a parte) Io resterò: i miei pensieri vanno pia lungi; io non sto per amore di Eduardo, ma della corona.

Ed. Clarenza e Sommerset si uniscono entrambi a Warwick! Non vale; io sono armato contro tutti gli eventi, e la sollecitudine è necessaria in questo caso disperato. Pembroke e Stafford, andate a levar milizie per noi, e fate gli apparecchi per la guerra; i nostri nemici son solerti, e sbarcheranno in breve: io stesso non tarderò a seguirvi. (Pem. e Staff. entrano) Ha prima ch’io vada, Hastings e Montagne, toglietemi un dubbio. Voi due fra tatti gli altri siete affini strettissimi di Warwick, per sangue ed alleanze: ditemi se amate Warwick più di me? Se ciò è, ite entrambi a trovarlo; io vi desidero piuttosto nemici che amici freddi; ma se risoluti diete di essermi fedeli, assicuratemene con qualche giuramento, ond’io possa non avervi mai più in sospetto.

Mont. Così Iddio protegga Montague, come è vero ch’egli è fedele!

Hast. E Hastings, come è sicuro ch’ei caldeggia la causa di Eduardo!

Ed. E voi, fratello Riccardo, resterete con noi?

Gloc. Sì, in onta di quanto potesse opporsi.

Ed. Ora son certo di vincere. Partiamo senza altre dimore, e non ci ristiamo finchè i nostri non abbiano incontrato Warwick col suo esercito straniero. (escono)

SCENA II

Una pianura nella provincia di Warwick.

Entrano Warwick e Oxford coll'esercito francese.

War. Credetemi, milord, tutto fin qui procede bene. Il popolo si accalca intomo a noi. (entrano Clarenza e Sommerset) Ma vedete, giungono anche Sommerset e Clarenza. — Parlate liberamente, signori. Siamo noi tutti amici?

Clar. Non dubitate di ciò, milord.

War. Allora, caro Clarenza, Warwick ti fa liete accoglienze, e a voi pure, Sommerset. Ho a vile ogni diffidenza, allorchò un nobile cuore ha dato la mano in segno d’amistà: se ciò non fosse potrei credere che Clarenza, fratello di Eduardo, non dimostrasse che uno zelo simulato pei nostri disegni: ma sii l’amico di Warwick, Clarenza, e mia figlia diverrà tua sposa. Che rimane ora se non di approfittare dei veli della notte, per sorpren-