Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/454

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ATTO QUARTO 57


Mis. Page. Ma sarà qui in un istante corriamo a vestire Falstaff come la strega di Brentford.

Mis. Ford. Prima vuo’ dar gli ordini a’ miei domestici rispetto al cesto. Salite, verrò da voi fra poco. (esce)

Mis. Page. Sia appeso l’infame; di lui non potremo mai divertirci troppo. Daremo prova con quello che stiamo per fare, che le donne possono essere in pari tempo allegre e virtuose. Noi non facciam sempre quello che ne suole piacere; ed è vecchio, ma vero quel proverbio che dice: l’acqua che dorme è la più pericolosa. (esce; rientra mistress Ford con due domestici)

Mis. Ford. Ite, amici, prendete di nuovo il cesto in spalla; il vostro padrone è alla porta; s’ei vi comanda di deporlo, obbeditegli: presto, presto. (esce)

Dom. Vieni, vieni, alza.

Dom. Prego il Cielo che non sia pieno anche questa volta di cavalieri.

Dom. Spero di no; porterei più volentieri una mole di piombo.

(entrano Ford, Page, Shallow, Cajus e sir Ugo Evans).

Ford. Si, ma se la prova è vera, messer Page, potrete voi togliermi la nota di pazzo che mi deste?... deponete quel cesto, scellerati. — Si chiami mia moglie. — Voi che vi ascondete qua entro, escite! — Oh mezzani infami, tramaste una lega, una cospirazione contro di me: ma il diavolo solo ne avrà la vergogna. Che! Moglie, dico! Esci, esci; mira quali oneste lenzuola tu mandi all’imbiancatrice.

Pag. Ciò passa i limiti, messer Ford. Non convien che andiate più oltre; sarete beffato.

Ev. Costui è pazzo! frenetico come un cane idrofobo.

Shall. In verità, messer Ford, questo non istà bene. (entra mistress Ford)

Ford. Così dico anch’io, signore. — Avvicinatevi, mistress Ford. donna onesta; modesta moglie, virtuosa creatura che ha un pazzo geloso per marito! Io sospetto senza ragione, non è vero, mistress?

Mis. Ford. Il Cielo mi è testimonio che è così, se pur mi sospettate di qualche cosa disonesta.

Ford. Ben detto, fronte di bronzo; mantieni se lo puoi questo tuono. — (apre il cesto, e strappa con impeto le biancherie) Esci, scellerato.

Pag. Ciò va troppo oltre.