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Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/51

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42 IL RE ENRICO VI

in Inghilterra? Ebbene, da che seppero ch’era tuo nemico, tosto gli han resa la libertà senza riscatto. Apprendi quindi che combatti contro i tuoi concittadini e che associato ti sei con perfidi che diverranno un di tuoi carnefici. Su, ritorna, ritorna, principe traviato: Carlo e tutta la sua corte son pronti a riceverti fra le loro braccia.

Bor. Son vinto. La forza inesprimibile delle parole di questa maravigliosa fanciulla ha domata la mia volontà, come il cannone doma i baluardi d’una città assediata; e sto per piegare il ginocchio. — Perdono, mia patria: perdono, miei compatrioti; e voi, principi, accettate gli amplessi che v’offre questo cuor sincero. Le mie forze e i miei soldati son vostri. Addio, Talbot; non più mi fiderò di te.

Pul. Riconosco un Francese a questo mutamento.

Car. Sii il benvenuto, prode duca: la tua amicizia ripara e francheggia le nostre forze.

Bast. Essa rianima il coraggio nel nostro petto.

Alm. La Pulcella ha compita mirabilmente la sua parte e merita una corona d’oro.

Car. Andiamo, duca, marciamo: uniamo i nostri eserciti, e adoperiamo tutti i mezzi per nuocere ai nostri nemici.

SCENA IV.

Parigi. — Una stanza nel palazzo.

Entrano il re Enrico, Glocester 'ed altri lórdi; Vernon, Basset e Talbot con alcuni suoi ufficiali si fan loro incontro.

Tal. Mio grazioso principe... e voi, illustri Pari,... avendo appreso il vostro arrivo in questo regno, interruppi per alcun tempo le mie opere di guerra per venire a rendere omaggio al mio sovrano. Questo braccio che ha rimesse sotto la vostra obbedienza cinquanta fortezze, dodici città, e cento castelli, oltre cinquecento prigionieri illustri, lascia cadere la sua spada ai piedi della Maestà Vostra, e colla sommessione d’un cuor leale e fedele riconosce tutto il merito delle sue conquiste prima da Dio e poi dal re.

Enr. È questi quel magnanimo Talbot, zio Glocester, quel terriero che da tanto tempo combatte nelle pianure di Francia?

Gloc. Sì, mio sovrano, è questo.

Enr. Siate il ben giunto, prode generale, vittorioso Talbot. Al-