Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/546

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ATTO PRIMO 147


Prot. Appunto.

Sp. Allora danque le mie corna sono le sue corna, sia io svegliato o dormiente.

Prot. Sciocca risposta, e ben degna di una capra.

Sp. Capra dunque rimango?

Prot. Sì; e il tuo padrone pastore.

Sp. Potrei impugnarlo valendomi di una circostanza.

Prot. Sarebbe difficile, ma io tel proverei con un’altra.

Sp. Il pastore cerca la capra, e non la capra il pastore; io cerco il mio padrone, e il mio padrone non cerca me; dunque non sono una capra.

Prot. La capra per l’alimento segue il pastore, il pastore per l’alimento non segue la capra; tu per danaro segui il tuo padrone, il tuo padrone per danaro non segue te: dunque una capra sei.

Sp. Codeste le non son prove.

Prot. Fine alle ciancie: hai dato la mia lettera a Giulia?

Sp. Si, signore: io monton perduto diedi la vostra lettera a lei monton trovato; ed ella monton trovato non diede a me monton perduto nulla per la mia fatica.

Prot. Qui vi è troppo piccolo pascolo per così grande armento.

Sp. Se il terreno è troppo ingombro, farete bene non occupando entrambi che un posto.

Prot. No, sarebbe meglio sospender te per aria, e lasciar libero il campo.

Sp. Chi porterebbe allora le vostre lettere, messere?

Prot. Di tali messaggieri è dovizia in ogni parte.

Sp. Lo credete: l’onor mio vuole ch’io ne dubiti.

Prot. Ma alle corte: che ti disse?

Sp. Aprite la vostra borsa onde i segreti e il danaro scorrano nel medesimo istante.

Prot. Eccoti per le tue fatiche: or che diss’ella?

Sp. In verità, signore, credo che difficilmente la vincerete.

Prot. Perchè? Che cosa vedesti?

Sp. Non vidi nulla: neppure un soldo per averle recato la vostra lettera, ed essendosi mostrata così dura verso di me che le aprivo la vostra mente, temo che nol sia del pari con voi per averle una tal mente aperta. Non le fate doni che di selci, perocchè ella è dura come l’acciaio.

Prot. E nulla disse?

Sp. No, neppure: prendi questo pel tuo disagio. Per mostrarmi la vostra generosità, e ve ne ringrazio, voi mi avete dato una moneta da sei soldi: perciò per l’avvenire potrete portare le