Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/636

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ATTO TERZO 237

donate... se troppo vi dicessi potreste diventare un tiranno. Io vi amo ora, ma fino a questo momento non vi ho tanto amato da non esser signora dell’amor mio. Oh! in verità io non dico il vero, perchè anche prima i miei desiderii erano così ribelli, che non poteva più raffrenarli. Mirate follia! Perchè ho io parlato? Chi sarà cauto per noi, se non sappiamo pur conservare i nostri segreti verso di noi medesimi? Ma quantunque io vi amassi non vel dimostravo, e nondimeno, lo giuro, desideravo allora di essere un uomo, o che le donne avessero il privilegio che hanno gli uomini di far prime le dichiarazioni. Mio amico, vietami di parlare, perchè nell’estasi in cui ora sono, mi sfuggiranno certamente cose, di cui poscia avrò a pentirmi. Il vostro silenzio, la vostra astuta discrezione sorprendono la mia debolezza, e mi traggono il segreto più profondo dell’anima. Chiudetemi la bocca, ve ne supplico.

Troil. Lo farò, malgrado la dolce musica che ne esce. (dandole un bcuno)

Pan. Bene, in verità!

Cres. Signore, scusatemi, io non intesi di chiedervi un bacio, e ne arrossisco. Oh Cielo! che ho io fatto? Per ora mi accommiaterò da voi, signore.

Troil. Accommiatarvi, Cressida?

Pan. Accommiatarvi? Oh! se ve ne andrete prima di dimani mattina...

Cres. Ve ne prego, siate pago.

Troil. Che cosa vi offende, signora?

Cres. La mia stessa compagnia.

Troil. Voi non potete fuggir voi stessa.

Cres. Lasciate ch’io me ne vada, e ne faccia prova: ho una parte di me che rimane vosco, ma irata, scontenta perchè sa che sarà da voi beffata. Vorrei andarmene: ma dov’è la mia ragione? Non so più quel ch’io mi dica.

Troil. Ben sa quello che dice, chi parla con tanta saviezza.

Cres. Forse, signore, ho mostrato più astuzia che amore, e ho fatto si grande confessione solo per ispegnere i vostri desiderii. Ma voi siete saggio, o non amate: perocchè unire la saviezza all’amore è oltre il potere dell’uomo: tale prodigio è riserbato solo agli Dei.

Troil. Oh! così potessi credere ch’è in potere della donna, (e se possibile ciò è, lo sarà solo per voi) di alimentare sempre i fuochi dell’amore; di mantenere la costanza in uno stato permanente di vigore e di giovinezza che sopravviva alle attrattive