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ATTO QUARTO 171

così fatta. — Che rumore si ode? Debbe avere una gran fretta ccolui che batte così una porta insensibile. (il Prevosto ritorna parlando a qualcuno al di dentro)

Prev. Bisogna ch’ei rimanga là fino a che Tuffiziale l’abbia fatto entrare; è stato già chiamato.

Duc. Non riceveste ancora alcun contrordine per la morte di Claudio?

Prev. Nessuno, signore, nessuno.

Duc. Prevosto, il giorno sta per spuntare, e avrete nuove ingiunzioni prima del mattino.

Prev. Codesto non è impossibile, ma nondimeno non credo che verrà alcun contrordine; noi non abbiamo di tali esempii. Inoltre il signor Angelo dal suo tribunale ha fatta palese al pubblico la sua fermezza. (entra il Messaggiere)

Duc. Ecco uno dei suoi domestici.

Prev. Ed è forse il perdono di Claudio che arreca.

Mess. Il mio signore vi manda questo scritto, e volle vi dicessi tk voce di non allontanarvi in nessun modo da quanto vi è notato sia pel tempo, o per l’oggetto, o per le altre circostanze. Buon giorno, perocchè credo che sia quasi giorno.

Prev. L’obbedirò. (esce il Messaggierè)

Duc. (a parte) Quella è la grazia di Claudio, comprata col delitto stesso pel quale si dovrebbe punir quegli che ne concede il perdono. Il delitto si propaga rapidamente quando nasce in seno dell’autorità: quando il vizio fa grazia, la mansuetudine si stende così lungi, che il fallo divien caro e il trasgressore è amato. — Ebbene, Prevosto, quali novelle?

Prev. Ve lo dissi, il signor Angelo, secondo ogni apparenza credendomi negligente nel mio dovere, mi eccita con quest’avviso importante, e secondo me, molto strano, perchè egli non ne aveva mai mandati di tali fino a questo dì.

Duc. Ve ne prego, leggete.

Prev. (legge) Qualunque cosa poteste udire in contrario, fate che Claudio sia giustiziato alle quattro, e Bernardino a mezzodì, per mia maggior sicurezza mandatemi la testa di Claudio a cinque ore. Pensate a far eseguire esattamente tutto ciò, che è del massimo interesse; se mancate al vostro dovere, ne risponderete colla vostra testa. — Che ne dite, signore?

Duc. Chi è questo Bernardino, che deve pure patire la sorte?

Prev. Un Boemo per nascita, ma che fu educato qui; son nove anni che è prigione.