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296 | LA NOVELLA D'INVERNO |
aspettavano la mia partenza. Codesta gelosia ha per oggetto una creatura inapprezzabile; più l’oggetto è raro, più la passione deve essere estrema: qui il geloso è un personaggio potente, egli crede di essere stato disonorato da un uomo, che si è sempre dichiarato suo amico; la sua vendetta deve quindi essere delle più terribili. Il timore mi invase colle sue ombre; una pronta fuga divenga la mia salute, e valga a salvare questa innocente regina sì ingiustamente sospettata. Vieni, Camillo, io ti riguarderò come padre, se giungi a redimere la mia vita dalla sorte che la minaccia. Fuggiamo.
Cam. Posso fare aprire tutte le porte della città: Vostra Altezza approfitti dell’istante: il tempo incalza; andiamo. (escono)