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371 ATTO SECONDO


Piet. Ed io la mia: mi ricordo che quand’ero innamorato, rompevo la mia spada contro le selci, in cui inciampavo al buio, dicendo: «impara a visitar di notte Giovanna Smile»; e rammento ch’io baciavo le mammelle delle giovenche, che le sue belle mani mungevano, e le facevo doni di piselli, gridando cogli occhi piangenti: «mangiateli come se mangiaste me». Noi altri, veri amanti, andiam soggetti a strane fisime; ma se tutto nella natura è mortale, anche ogni essere della natura innamorato è pazzo.

Ros. Tu dici cose vere senza saperlo.

Piet. Son sicuro del mio spirito, e lo lascio espandersi non badandovi.

Ros. Oh Giove, Giove! la passione di quel pastorello somiglia assai alla mia.

Piet. E alla mia ancora, ve lo ripeto.

Cel. Qualcuno di voi chiegga a quell’uomo, s’ei volesse darne, pagandoglielo, qualche alimento. Muoio di fame.

Piet. Olà, villano...

Ros. Taci, è egli un tuo parente?

Cor. Chi chiama?

Piet. Persone che valgono più di te.

Cor. Se ciò non fosse, esse sarebbero ben miserabili.

Ros. Taci, ti dico. — Buona sera, amico.

Cor. Buona sera, signore, a voi e ai vostri amici.

Ros. Te ne prego, se per amicizia o per denaro si può aver qualche alimento in questo deserto, degnati condurci in parte, dove possiamo riposarci e mangiare; ecco una giovinetta che il viaggio ha stancato di troppo: ella sta per isvenire.

Cor. Bel signore, io la compiango con tutto il cuore, e desidererei più per lei che per me, che la fortuna mi avesse posto a tale da sollevarla: ma non son che un pastore agli stipendi di un padrone, e non toso per me le pecore che fo pascere: il mio padrone è d’un carattere avaro e duro, e a cui non cale d’aprirsi la via del cielo con atti d’ospitalità. Inoltre la sua capanna, i suoi armenti e i suoi pascoli sono ora in vendita, e la sua assenza fa che non vi sia nulla nella cascina ch’io possa offerirvi: venite meco nondimeno, e tutto quello che potrò fare per voi, lo farò.

Ros. Chi è l’uomo che deve comprare il suo armento e i suoi pascoli?

Cor. Quel pastorello che vedeste qui dianzi, sebbene ora poco si curi d’acquisti.

Ros. Se si potesse farlo senza mancare all’onestà, io ti pre-