altro non è veramente che un ammasso di filamenti; ma la sua scorza è così dura, che fa rivoltare il filo alle scuri più salde, e Paolo non avea nemmeno un coltello. Formò il pensiero di porre il fuoco a quel tronco; ma anche qui v’era un incaglio: mancava l’acciarino, eppoi in quest’isola tanto ingombra di sassi, io credo che non vi sia neppure una pietra focaja. Ma la necessità eccita l’industria, e molti dei trovamenti migliori sono stati fatti da persone le più miserabili. Paolo volle accendere fuoco all’usanza dei mori: con una pietra acuta fece un piccol buco in un ramo ben secco, quindi con un’altra tagliente, aguzzò un altro ramo d’un legno diverso ed egualmente secco, pose quindi sotto i suoi piedi il legno forato, e dentro a quel buco introdusse l’altro legno puntaguto, e facendolo ruotare rapidamente fra le palme come fa chi sbatte la cioccolata, vide in breve uscire dal punto di contatto fumo e scintille; raccolse erbe secche ed altri rami; accese fuoco intorno al palmisto, il quale presto con un grandissimo fracasso cadè. Il fuoco gli fu buono anche a svolgere il cavolo dal cartoccio delle sue lunghe ed ispide foglie. Mangiarono così crudo un po’ di quel cocco, e fecero cuocere il rimanente sotto la cenere, e sì in una maniera che nell’altra parve loro saporito. Questo pasto frugale fu allegrato dal pensiero della buona azione che avevano fatto la mattina; ma tale allegrezza era poi amareggiata dal considerare in quale affanno dovevano essere le loro madri per questa loro lunga assenza. Virginia tornava spesso su questo punto. Ma Paolo, che si sentiva rimesso in forza, l’assicurò che presto sarebbero giunti a porre in calma i suoi: fu però grande il loro imbarazzo, chè non avevano alcuna guida. Paolo, a cui nulla faceva cascare il fiato, disse a Virginia: «La nostra capanna è posta a mezzogiorno: bisogna che noi passiamo, come questa mattina, quella montagna che vedi colà con quelle tre punte. Andiamo, camminiamo, mia cara.» Questa montagna era quella delle Tre Mammelle, così detta dalla forma che hanno le sue tre punte. Scesero dunque il colle del fiume Nero dal lato settentrionale, e giunsero, dopo un’ora di viaggio, alle sponde di un largo fiume che s’attraversava ai loro passi. Quella gran parte dell’isola, tutta ingombra di boschi, è sì poco