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denza è fatta specialmente pegli infelici: voi me lo avete detto tante volte, madre mia! Ah io non posso determinarmi a lasciarvi.» La signora De la Tour, intenerita, ripigliò: «Per me non ho altro pensiero tranne quello di farti felice, e di maritarti a suo tempo con Paolo, il quale non è altrimenti tuo fratello. Pensa ora che la sua sorte sta nelle tue mani.»

Una giovinetta innamorata crede di poter tenersi celata a tutti gli sguardi; ella chiude gli occhi suoi sì come rinchiuso ha il cuore; ma se avviene che una voce amica le dia animo d’aprirsi, allora si dilegua tutto l’affanno del segreto suo amore, e tolto il velame della riservatezza e della circospezione, gode di abbandonarsi a quella effusione degli interni sentimenti, che nasce dalla confidenza. Virginia, tocca dai nuovi segni della materna tenerezza, le parlò delle fiere sue battaglie interne, delle quali Iddio solo era stato testimonio, disse di riconoscere un tratto della sua provvidenza nel soccorso che le dava una madre pietosa, approvando la sua inclinazione, e dirigendola co’ suoi consigli; e che, incoraggiata come ella era da tanti sostegni, ogni considerazione la determinava a rimanere presso di lei senza travagliarsi nè del presente nè dell’avvenire.

Vedendo la signora De la Tour che quel colloquio aveva fatto un effetto opposto a quello che ella sperava, le disse: «Figlia mia, io non voglio farti violenza alcuna risolvi su ciò liberamente; ma nascondi il tuo amore a Paolo: quando un amante conosce di possedere il cuore di una giovane, egli ha tutto in suo potere.»

Verso sera, trovandosi elle due sole, entrò in casa una persona d’alta statura, avvolta in una veste talare turchina. Era un ecclesiastico missionario dell’isola, ed era il confessore della signora De la Tour e di Virginia mandato dal governatore. «Figlie mie, disse entrando, Iddio sia lodato! Eccovi divenute ricche. Voi potete di qui innanzi secondare il vostro buon cuore, e far del bene ai poveri. So quello che vi ha detto il signor La Bourdonnais e la vostra risposta. Buona mamma, la vostra salute vi obbliga di rimanere, io lo veggo; ma in quanto a voi, o signorina, non vi è scusa nessuna: bisogna ubbidire alla Provvidenza ed ai no-