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specialmente accumulati attorno alle roccie di Kendal e di Austin, le quali formano un gruppo di scogliere assai pericolose, fra Déception e la costa della Terra di Trinity.

Fortunatamente il sole, che brillava sempre, non tramontando che a mezzanotte e solamente per un paio di ore, permetteva di distinguere quei colossi i quali brillavano vivamente rivestendosi dei più bei colori. Mentre quelli che si trovavano presso il continente, scintillavano come diamanti, avendo il sole in faccia, gli altri, che lo avevano dietro, parevano montagne di fuoco.

Alla mezzanotte la Stella Polare navigava nelle acque del golfo di Ughes. Questa profonda insenatura che viene formata dalla Terra Trinity all’est e dalla penisola della Terra di Palmer, ha una larghezza di quasi tre gradi, ossia di cent’ottanta miglia e nel suo seno racchiude parecchie isole fra le quali quella di Hossason, che è la maggiore, e quella Possession.

Essendo l’atmosfera limpida, si poteva scorgere, senza l’aiuto del cannocchiale, il monte Parry, situato sulla penisola di Palmer, all’entrata della baia di Dalhnam.

Alle sette del mattino, Wilkye, che era salito in coperta, segnalava la Terra di Palmer e precisamente il capo Cookburn che ne forma l’estrema punta.

Quella costa, scoperta da un cacciatore di foche americano, che si chiamava Palmer, verso il 1822, e che più tardi fu visitata da Foster nel 1829 e da Biscoë nel 1832, è situata fra la Terra Trinity e quella di Graham, ed ha uno sviluppo di circa cinque gradi, dall’est all’ovest.

È una regione desolata al pari delle altre, coperta di ghiacci e di nevi e abitata solamente dagli uccelli marini. Forma alcuni golfi come quelli di Ughes e di Dalhnam, ma che sono quasi sempre chiusi dai campi di ghiaccio;