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124 al polo australe in velocipede


— È una supposizione vostra — ribattè l’armatore con sorda rabbia. — Io riuscirò nel mio intento, dovessi avventare la mia nave attraverso i ghiacci e perdere tre quarti del mio equipaggio, e voi rimarrete a metà strada coi vostri famosi velocipedi. Ah!... vorrei vedervi alle prese coi freddi intensi, colle nevi, coi ghiacci, ed avrete anche da lottare colla fame. Rammentatevelo, signor americano: sul continente polare voi non siete più mio ospite, ma sarete mio rivale ed io non vi porgerò soccorso alcuno!......

— Siamo già intesi, signor inglese: ognuno agirà per proprio conto.

In quell’istante si udì il capitano Bak a gridare dall’alto del ponte di comando:

— Lo stretto di Bismark!......


CAPITOLO XIV.

La separazione.

Lo stretto di Bismark, sulle cui sponde la spedizione americana contava di accamparsi prima di intraprendere le mosse verso il polo australe, è una specie di canale che s’inoltra fra la Terra di Palmer e quella di Graham.

Dinanzi si trova un arcipelago di isole deserte che chiamansi Elisabeth, Friedburg, Peterman, Krogman e Doot; più oltre, verso l’ovest, al di là del 65° meridiano, si trova invece quello di Pitt e più lontano, quello considerevole di Biscoë, scoperto dal navigatore omonimo nel 1832.

Nessuno ha mai esplorato quello stretto, essendosi limitati, i navigatori che mossero alla scoperta di quelle