Pagina:Salgari - Al polo australe in velocipede.djvu/57

Da Wikisource.

capitolo v. - le coste della patagonia 49


li hanno veduti hanno affermato questo, ma hanno solennemente mentito.

— E perchè, signor Linderman? chiese Wilkye.

— Perchè si è positivamente constatato che la statura dei Patagoni di rado supera i due metri. È bensì vero che taluni navigatori ne hanno veduti di quelli assai alti, come Falkner che nel 1740 ne misurò uno che era alto due metri e trentatre centimetri; Mayne e Cunningham che videro un capo alto due metri e otto centimetri, ma sono eccezioni.

— Eppure, signor Linderman, io credo che i Patagoni un tempo siano stati assai più giganteschi ed anche altre tribù indiane dovevano aver delle stature eccezionali. I navigatori Le-Maire e Schouten, che visitarono la Patagonia nel 1615, asserirono di aver trovato degli scheletri umani che avevano undici piedi d’altezza, cioè circa quattro metri e trentatrè centimetri.

— Ci credete?

— Oh non sono i soli che hanno veduto scheletri così mostruosi. Il signor Halmas, che percorse il Perù nel 1515, vide delle ossa umane di una lunghezza eccessiva, ma che, secondo lui, dovevano rimontare ad epoche assai remote; Gentil vide quelle ossa nel 1715 e ne accertò l’esistenza; Acosta, che fu nel Messico nel 1588, trovò pure degli scheletri giganti ed i messicani presentarono a Cortez delle tibie e dei teschi enormi.

— Adunque, se si deve credere a queste cose, l’America deve essere stata popolata da tribù di giganti. Ma allora, da chi deriva la razza ramigna?

— Ecco quello che ancora si ignora, signor Linderman. È derivata dall’incrocio di due razze, dalla nera e dalla mongola od è una razza speciale?

— Taluni scienziati propendono per quell’incrocio?