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78 al polo australe in velocipede

CAPITOLO IX.

I banchi di kelp.

Ritrovato Bisby, la Stella Polare aveva ripresa la sua rapida corsa verso le terre polari del Sud, dirigendosi sulle Shetland australi, considerevole gruppo d’isole che circonda le spiagge settentrionali della Terra di Trinity e di quella di Palmer.

La spedizione aveva fretta di giungere presso le coste del continente polare per evitare i grandi banchi di ghiaccio, che si staccano durante le stagioni estive, emigrando poi in gran numero verso le regioni settentrionali e accumulandosi talvolta nei dintorni del lontano capo Horn.

È bensì vero che l’estate non era ancora cominciata, ma un ritardo poteva essere disastroso, sia per gli americani che per gli inglesi. In quelle regioni, il sole non è mai caldo e se riesce a sgelare i banchi, le montagne ed i campi di ghiaccio, basta una bufera per saldare ancora quei colossi e chiudere qualsiasi sbocco del continente australe.

Era necessario quindi, soprattutto per l’armatore, di trovarsi più al Sud che era possibile al principiare dello sgelo, per tentare l’esplorazione della Terra Alexandra. Solo allora poteva sperare di seguire le spiagge di quell’isola e di spingersi tanto innanzi nel cuore del continente, da avvicinarsi a quel misterioso polo che fino allora nessun essere umano aveva toccato.